24 maggio 2013

Varese - Lascia le bimbe sole per andare a messa: denunciata per abbandono di minore

Dobbiamo renderci conto dei molti punti di forza femminili nella società odierna. Il primo è la capacità di conciliare la necessità lavorativa e procreativa: l'unione del ruolo sociale e del ruolo materno [...] rimane una fra le più importanti conquiste femminili. [...] U. Veronesi
La donna varesina è una devota fedele. Quella domenica di febbraio, come ogni domenica si reca in chiesa per la messa pomeridiana. La donna lascia le due figlie di otto e quattro anni a casa, vista la giornata invernale, e vista anche la breve distanza che corre tra la casa e la chiesa. D’altronde il tempo della messa, e dopo un’ora sarebbe ritornata dalle bambine.
A causa delle folate di vento le bambine, sole a casa, si spaventano, e tentano di chiamare la mamma col cellulare. Ma dal cellulare in quel momento possono solo essere effettuate chiamate d’emergenza e la bimba più grande, ovviamente poco pratica, invece di chiamare la mamma o il padre, dal quale la donna stava separandosi, chiama per errore il 112.
Ai carabinieri la bimba risponde dando ogni generalità, e le forze dell’ordine prontamente intervengono. La donna, ignara, dopo la messa torna a casa, e si ritrova a dover rispondere di abbandono. Tenta di minimizzare l’accaduto, sostenendo, da devota qual'è, che la Provvidenza avrebbe vegliato sulle piccole.
Ma questo non basta e d’ufficio scatta la denuncia penale, con seguente segnalazione al Tribunale dei Minori di Milano e indagine cognitiva sulle condizioni delle bimbe, abbandonate.
Da quel momento la donna riceve le visite di psicologi e assistenti sociali.
E c’è di più. Le bimbe vengono affidate in esclusiva al padre e la mamma adesso può vederle solo in presenza della nonna, e sempre in sede di colloquio protetto.

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