13 novembre 2012

Parma - Mentre si trova ai domiciliari, napoletana tenta d'incassare assegni falsi

Una delle donne fermate dalla Mobile aveva con sé la cifra di 11mila euro, tra cui spiccavano anche fiammanti banconote da 500 euro. A portare in luce il gioco ci ha pensato la squadra Mobile dopo la segnalazione di un istituto di credito parmigiano, in piazzale Santa Croce, lo scorso 5 novembre.
In quella circostanza una donna napoletana di 35anni - R. A. - ha chiesto il saldo del suo conte corrente, registrato su una filiale della Banca di Arezzo. La cassiera le ha spiegato di non poter effettuare la verifica e ha così chiamato la banca aretina, che chiedeva di avvisare immediatamente la polizia, visto che l'intestataria del conto era stata segnalata dalla polizia di Bologna in quanto persona dedita alla truffa. Proprio nel capoluogo, lo scorso 31 ottobre, R. A. era stata arrestata dopo aver provato ad aprire in conto bancario con documenti d'identità falsi. Ma i domiciliari non l'hanno fermata, così eccola in azione di nuovo a Parma.
La Mobile rintraccia la donna in via D'Azeglio, dopo che aveva lasciato la banca, insospettitasi per il comportamento della cassiera.
Gli agenti, in un astuccio per assorbenti, trovao ben 11mila euro in contanti, somma giustificata come provento della vendita di panini in nero al San Paolo di Napoli. Somma che per la questura potrebbe essere il probabile provento di altre truffe andate a buon fine.
Intanto le indagini appurano che R. A. ha effettivamente aperto un conto corrente, versandovi però due assegni rubati e poi falsificati a suo favore. Così al momento la donna è stata denunciata alla Procura di Arezzo per truffa, ricettazione, falsità materiale commessa in privato, uso di atto falso.
Per la Mobile si tratta di truffatrici seriali, ingranaggio di un meccanismo verosimilmente molto più grande, che sfrutta chi - come le assicurazioni - spediscono gli assegni per posta, invece di utilizzare il più sicuro Iban. Rimane da capire come le truffatrici siano entrate in possesso degli assegni.
Ancora nella sera del 5, l'istituto di credito ha segnalato alla questura un'altra donna, 28enne, sempre di Napoli. Anche lei con un conto sulla banca di Arezzo, anche lei denunciata per truffa, ricettazione falsità materiale e uso di atto falso, dopo aver aver versato l'ennesimo assegno rubato e falsificato.

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