Si recava in Slovenia con il figlio, all’epoca minorenne, per acquistare droga (hascisc e marijuana) per poi rivenderla in Italia. Una goriziana di 53 anni, Mirjana Gorjan, è stata condannata dal giudice monocratico Matteo Trotta alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione e 7.500 euro di multa per spaccio di sostanze stupefacenti.
La sentenza è stata emessa nell’ultima udienza di un lungo processo scaturito da un’operazione antidroga denominata “Cielo aperto” e portata a termine nel settembre del 2006 dai carabinieri di Gradisca.
Secondo l’accusa, era stata proprio la donna a mettere in piedi una sorta di “azienda” familiare nella quale, insieme al figlio, ricopriva il ruolo di procacciatrice della “roba” per poi rivenderla sul mercato nostrano.