1 ottobre 2012

Parma - Condannata zingara che svaligiò appartamento di carabiniere

La porta d'ingresso forzata, la casa sottosopra. Così un ufficiale dell'Arma dei carabinieri ha trovato ridotta la propria abitazione dopo un'incursione dei ladri nel 2010. Il valore del bottino, tra orologi e gioielli, di oltre 15mila euro. Ma il dolore non è solo per la perdita economica subita, ma anche per l'importanza affettiva di alcuni dei preziosi trafugati. L'anello "Trilogy" che il proprietario aveva regalato alla moglie per l'ultimo anniversario di nozze. O l'orologio che gli era stato donato dal nonno quando era ragazzino.
Le indagini degli uomini della scientifica portano a un'impronta palmare sulla porta scassinata. Tredici giorni dopo il furto, viente rintracciata la proprietaria di quell'impronta: si tratta di una giovane nomade originaria dell'Est, con sette pagine di alias e numerosissimi precedenti penali per reati contro il patrimonio. Accusata di furto aggravato, è ora detenuta nel carcere milanese di Opera per altre condanne diventate definitive.
Per questo reato commesso a Parma il giudice Eleonora Fiengo l'ha condannata oggi a due anni di reclusione. L'imputata era presente al processo. E' stata condotta in tribunale dalla polizia penitenziaria insieme alle sue due bambine che, minori di tre anni, vivono in carcere assieme alla madre.

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