7 agosto 2012

Meta di Sorrento (NA) - Si finge avvocatessa e truffa albergatori e ristoratori

Ingannati da una donna con un invidiabile accento veneto che si spacciava per avvocato in dolce attesa per consumare pranzi, alloggiare in hotel e chiedere piccole somme di denaro, ovviamente in prestito. Un gesto cortese, una richiesta educata, quindi il raggiro. E poi via, all’improvviso, per scomparire nel nulla.
Imbrogliati dall’impeccabile truffatrice alcuni commercianti di Meta hanno così segnalato il caso alle forze dell’ordine che, dopo un’accurata indagine, l’hanno finalmente beccata.
Denunciata dai carabinieri una 44enne di Padova accusata dei reati d’insolvenza fraudolenta, usurpazione di titoli e false dichiarazioni a pubblico ufficiale.
Tutto organizzato nei minimi dettagli il piano della donna che nei giorni scorsi si è aggirata per le strade di Meta, contraendo una serie di debiti mai saldati con i commerciati. Lady truffa, con diversi precedenti, ha colpito senza pietà. Promesse di pagamento mai mantenute e commercianti esasperati.
La donna si presentava all’interno dei negozi in maniera distinta, sfoggiando il suo accento padovano e si qualificava come un avvocato di rango. Per conquistare la fiducia degli esercenti diceva di essere incinta, un modo come un altro per dare inizio al raggiro.
Dichiarava di essere sprovvista di denaro contante e chiedeva ai commercianti di avere pazienza: “Torno presto, vi pagherò”.
Un modus operandi che non ha mai fallito, favorendo la donna che è riuscita a consumare cibi e bevande, ricevere in prestito da un farmacista delle piccole somme di denaro e trascorrere addirittura una notte in hotel.
La 44enne, però, ha commesso un errore. E decisivo.
In occasione del soggiorno in un albergo di Meta, al momento dell’arrivo, ha compilato la scheda d’ingresso con un nome falso: “Non ho documenti” la scusa detta alla portineria, corredata dalla promessa di consegnare tutto il giorno successivo. La motivazione è stata quanto mai fantasiosa. “Ho i documenti a casa e sono rimasta chiusa fuori, senza chiavi”.
In una farmacia di Meta, quando ha chiesto un prestito di contanti, ha dato in “pegno” la sua carta di identità come garanzia. “Così state tranquilli, vi riporto i soldi”. Ma della 44enne neppure l’ombra.
La donna, però, si è superata quando ad una titolare di un bar del centro, a cui doveva del denaro, ha detto di dover aspettare un collega-avvocato per una conferenza in penisola sorrentina. Occasione in cui avrebbe ricevuto dall’amico-legale una grossa somma di soldi con cui avrebbe poi pagato il conto. Non solo. La 44enne ha anche invitato la titolare dell’attività al convegno, inventato di sana pianta, a cui sarebbe stata relatrice.
Alla donna non è mancato di sicuro né la fantasia, né l’ingegno per mettere a segno ogni tipo di truffa. La zona non è stata scelta a caso, considerato che poteva far perdere le tracce in un lampo.
I commercianti, che non hanno più visto la donna, dopo qualche giorno, e con i pagamenti ancora da incassare, hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri di Piano di Sorrento. Al comando del capitano Leonardo Colasuonno e coordinati dal maresciallo Daniele De Marini, i militari hanno pizzicato la truffatrice, denunciata per diversi reati.

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