26 novembre 2009

Roma - Arrestate tenutarie cinesi

Venuti a conoscenza circa una probabile attività di prostituzione praticata da alcune ragazze orientali all'interno di un appartamento in zona San Basilio, gli Agenti della Polizia di Stato della Questura hanno iniziato una serie di accertamenti.
Nel corso dell'attività investigativa i poliziotti hanno riscontrato non solo la presenza di un annuncio "AAA" con relativa utenza telefonica in un noto quotidiano, ma anche un certo via vai di uomini nell'abitazione in questione, situata in via Matteo Barbini, risultata affittata a Q.M., cittadina cinese di 46 anni.
In seguito a diversi servizi di osservazione, gli agenti, avendo fondato motivo di ritenere che l'appartamento venisse utilizzato come “casa chiusa” in violazione della legge “Merlin”, hanno proceduto ad un controllo. Nell'abitazione sono state trovate due donne cinesi in abiti succinti, Q.M. e l'altra priva di documenti di identità.
Durante la perquisizione sono stati rinvenuti alcuni cellulari e delle Sim Card, una delle quali corrispondente all'utenza lasciata nell'annuncio sul giornale e il libretto del medico di famiglia di Q.M. da cui è emerso che la donna era già residente a Roma in via L. Ungarelli. In seguito ad accertamenti circa quest'ultimo domicilio è stato appurato che in passato erano stati effettuati alcuni controlli legati ad un'indagine sempre relativa allo sfruttamento della prostituzione. Riscontro utile per poter ipotizzare che la donna priva di documenti fosse oggetto di sfruttamento da parte di Q.M.
Nel frattempo nell'abitazione era sopraggiunto un uomo che alla richiesta dei poliziotti ha raccontato di essersi presentato previo contatto telefonico con una donna dall'accento cinese, per accordi circa prestazioni di tipo sessuale.
Entrambe le donne sono state condotte negli uffici del Commissariato San Basilio. Nella circostanza la sedicente Z.Q.P. di 44 anni ha riferito ai poliziotti di aver subito il furto dei propri documenti a Milano, dove viveva in precedenza, di essere arrivata a Roma all'inizio di novembre e di prestare l'attività di meretricio per conto della Q.M. alla quale inoltre consegnava il denaro delle prestazioni che ha definito “massaggi”. E' emerso che Z.Q.P. nel maggio scorso era stata indagata per l'inosservanza delle norme sul soggiorno in Italia dei cittadini extracomunitari dalla Questura di Milano; mentre Q.M. identificata e fotosegnalata nel luglio del 2005 per il reato di “sfruttamento della prostituzione”.
Al termine degli accertamenti di natura amministrativa presso l'Ufficio Immigrazione, alle due straniere è stato notificato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Inoltre Z.P.Q. è stata denunciata in stato di libertà per immigrazione clandestina mentre Q.M. per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e l'appartamento dove esercitavano la professione è stato posto sotto sequestro.

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