26 marzo 2015

Borgo Virgilio (MN) - Si finge avvocata e truffa extracomunitario

Truffa, falso ideologico e favoreggiamento della permanenza illegale in Italia di cittadini stranieri: con queste accuse è finita a processo Serena Rossi, 47 anni, originaria di Treviso, ma residente a Borgo Virgilio (Mantova).
I fatti di cui deve rispondere vanno dal settembre 2009 all'aprile del 2011. A indagare su di lei, per due diversi episodi, la squadra mobile di Mantova che ha scoperto i suoi "trucchetti".
Il primo risale al settembre di sei anni fa quando, dietro compenso, favorì la presenza in Italia di due cittadini cinesi. Per farlo non esitò ad avvalersi della procedura di emersione dal lavoro irregolare, producendo false dichiarazioni finalizzate all'ottenimento del permesso di soggiorno. In che modo? Indicando innanzitutto il nome dell'extracomunitario che desiderava essere regolarizzato attraverso la procedura citata, inoltrando la domanda all'autorità competente e rilasciando attestazioni che vennero scaricate dal sito del ministero dell'Interno e che impedivano l'espulsione degli stranieri e quindi legittimandone la permanenza.
Il secondo episodio avviene invece tra Mantova e Luzzara nel periodo compreso tra il 22 e il 29 aprile 2011. Episodio per il quale le viene contestato il reato di truffa. In pratica, contattò un extracomunitario facendogli credere che avrebbe rischiato l'arresto per la richiesta di informazioni allo sportello unico per l'immigrazione circa la validità di due nulla osta per lavoro stagionale. Spacciandosi per avvocato, promise di occuparsi della sua situazione. Un interessamento pagato 350 euro.

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