Lo scorso 5 marzo era stata derubata sul minibus del portafogli con documenti personali, bancomat e 50 euro in contanti. La donna si era immediatamente recata in banca per bloccare la tessera, ma il dipendente le aveva comunicato che a suo nome erano già stati effettuati prelievi per 700 euro e tre acquisti in altrettanti negozi reggiani per 723 euro per profumi, occhiali e scarpe.
Dopo la denuncia sporta dalla donna in questura, la squadra mobile della polizia aveva acquisito i filmati relativi ai tre prelievi, le cui immagini hanno poi consentito di identificare come responsabile del reato una donna tra i 45 e i 50 anni, con capelli scuri e corporatura robusta.
Dopo aver ottenuto dai commessi dei negozi il riconoscimento della stessa, gli investigatori al termine delle indagini hanno avuto dalla questura di Parma il nome completo della donna, fermata per lo stesso reato oltre Enza.
Con la foto segnaletica, gli agenti hanno quindi riconvocato i negozianti che senza ombra di dubbio hanno riconosciuto la donna come la stessa che aveva comprato nei loro negozi.
L’autrice del reato, una 50enne ecuadoriana con numerosi precedenti di polizia, nel frattempo era già stata arrestata e si trovava in carcere a Bologna, dove è stata raggiunta dalla notifica della denuncia per ricettazione e utilizzo indebito di bancomat.
