12 aprile 2013

Gallipoli (LE) - La colf "ripulisce" la casa di 6mila € in un anno



Se un unico “prelievo” di denaro, di modesta entità, avrebbe potuto passare inosservato, era difficile immaginare che tutto potesse continuare a filare liscio perseverando nello stesso comportamento e soprattutto alzando la posta. 
Le cose si sono così messe male per Paola Casalino, del ‘71, di Gallipoli, nubile, incensurata, arrestata mercoledì scorso per furto aggravato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Gallipoli e condannata ieri pomeriggio ad un anno e 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, a seguito di giudizio direttissimo.
Già da alcuni mesi, un imprenditore gallipolino, proprietario dell’abitazione in cui la donna da più di un anno prestava servizio come collaboratrice domestica, in qualche circostanza, verificando l’ammontare delle somme di denaro che per esigenze lavorative era costretto a custodire temporaneamente in casa, aveva avuto il dubbio che mancassero delle banconote. 
Poiché in un’occasione l’ammanco era stato tale da non lasciare più spazio ad ipotesi alternative, al fine di verificare la fondatezza dei suoi sospetti, dopo aver esposto la vicenda alla polizia, installava un paio di videocamere nella sua abitazione, frequentata da diversi collaboratori. Inoltre, come suggeritogli dagli agenti, provvedeva a lasciare depositate alcune banconote “civetta”, precedentemente fotocopiate.
Mercoledì pomeriggio, giorno di lavoro della domestica, rientrato a casa, constatato l’ammontare della somma custodita, rilevava un ulteriore ammanco. Quindi visionate insieme agli agenti le immagini del sistema di videosorveglianza, si aveva conferma della responsabilità della domestica, che veniva fermata poco dopo e trovata in possesso di una banconota da 100 euro, sottratta all’imprenditore, ed in precedenza fotocopiata.
Di fronte all’evidenza dei fatti, ammetteva le sue responsabilità, confessando di essersi impossessata, a più riprese, di una cifra pari a circa 6mila euro.

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