24 marzo 2013

Reggio E. - Offresi colf che vi svaligia la casa

Era stata assunta da un’agiata famiglia reggiana, e la colf quella casa l’ha davvero “ripulita”: in un anno e mezzo, la donna – una 70enne modenese, incensurata – si sarebbe appropriata di ogni tipo di bene, portando a casa un bottino di 15mila euro.
Tra gli oggetti rubati vi sarebbe davvero di tutto: dalla dote dei coniugi agli abiti dei bambini, da giacche di marche prestigiose a costosi servizi di bicchieri e tazzine, fino a pregiati oggetti d’antiquariato.
La donna era stata assunta anche grazie alle referenze di persone fidate: era al di sopra di ogni sospetto, tanto che all’inizio i datori di lavoro non riuscivano proprio a spiegarsi gli ammanchi. A far scricchiolare la loro fiducia, però, è stata la bolletta del telefono: il conto era decisamente aumentato, e subito la coppia ha pensato che fosse la colf a fare uso della linea telefonica in loro assenza. Prima di licenziarla, la coppia aveva chiesto conto alla donna anche dei numerosi ammanchi dalla loro casa, ma lei aveva negato ogni responsabilità.
Le ricostruzioni dei carabinieri, però, hanno documentato una verità ben diversa: alcuni giorni fa i militari di Castellarano hanno perquisito la casa della colf, residente a Maranello, e vi hanno trovato alcune tazzine, bicchieri e flute di porcellana e cristallo, una quindicina di foulard, alcuni capi di corredo (asciugamani e fazzoletti) e un sottobicchiere, tutto appartenente ai coniugi derubati. La donna è stata denunciata, nonostante abbia continuato a negare ogni responsabilità.
Le indagini, intanto, proseguono: i carabinieri stanno cercando di ricostruire la filiera del riciclaggio degli oggetti rubati, nell’ipotesi che molti dei beni appartenuti alla coppia siano stati venduti a ricettatori.

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