29 gennaio 2013

L'istrionica bugiarda dell'11 settembre

Dobbiamo renderci conto dei molti punti di forza femminili nella società odierna.

[...] Se una donna si impegna per [...] una causa, ne fa suoi i 
principi e le regole e vi aderisce con costanza e determinazione incrollabili. A questo è indirettamente collegato il quarto punto che è il senso della giustizia. [...]

U. Veronesi fonte

Alicia Head Esteve (nata il 31 luglio 1973) è una donna spagnola che sosteneva di essere una sopravvissuta degli attentati 
dell'11 settembre al World Trade Center sotto il nome di Tania Head. Ha aderito al World Trade Center Survivors Network, di 
cui è la presidente. Il suo nome è stato regolarmente citato nei resoconti dei media sugli attacchi.
Nel 2007 è stato svelato che la sua storia è stata inventata: La Head non era nell'edificio al momento degli attacchi e neppure negli Stati Uniti, in cui si è recata per la prima volta nel 2003.
Alcuni sopravvissuti riferiscono di aver ricevuto scarso sostegno a seguito degli attacchi, essendo stata riservata maggior attenzione alle vittime agenti di polizia e vigili del fuoco ed alle loro famiglie. Il World Trade Center Survivors Network è stato un gruppo di sostegno informale, fondato da due sopravvissuti degli attentati, in parte come reazione all'evento; il gruppo è lentamente cresciuto in dimensioni, con l'adesione di ulteriori sopravvissuti.
Dopo l'adesione al gruppo, la Head ha visto che i sopravvissuti ottenevano maggior considerazione; ella ha negoziato con successo la possibilità, già preclusa ai sopravvissuti, di avere accesso a Ground Zero. La Head aveva aderito alla rete dei sopravvissuti nel 2004; in seguito, Gerry Bogacz, uno dei suoi fondatori, apprese tramite il passaparola che una donna di nome "Tania Head", aveva dato impulso al gruppo internet per i sopravvissuti; si era unita al gruppo dopo alcuni mesi di corrispondenza email con Bogacz.
La Head ha sostenuto che lei era al piano 78 della Torre Sud (WTC 2) quando il volo United Airlines 175 ha colpito quel piano: ciò avrebbe fatto di lei una delle sole 19 persone situate al livello del punto di impatto, o al di sopra, ad essere sopravvissute. Ha anche affermato che il suo fidanzato Dave era rimasto ucciso nella Torre Nord (WTC 1). Nelle versioni successive della storia, è stato detto che si trattasse di suo marito.
Inoltre ha affermato che un moribondo le avrebbe affidato la sua fede nuziale in modo che fosse consegnata alla vedova. La Head ha anche detto che era stata salvata da Welles Crowther, che perì nel crollo dopo aver salvato diverse persone, e le cui gesta eroiche sono state ampiamente riportate dai media.
Nel 2005 la Head è stata scelta per guidare il tour del WTC Tribute Visitor Center e fra i visitatori c'era il sindaco di New York Michael Bloomberg, l'ex sindaco Rudy Giuliani, e l'ex governatore di New York George Pataki. La Head ha tenuto molti discorsi nei college e con i gruppi di sostegno, in cui raccontava la sua storia di sopravvissuta agli attacchi dell'11/9; la Head regolarmente raccontava le sue pretese gesta, in vividi dettagli, ai gruppi turistici di Ground Zero, dicendo: "ero lì alle Torri; sono una sopravvissuta: ho intenzione di parlarvi di questo".
La Head ha sostenuto che queste attività sono state uno sforzo di volontariato non retribuito da parte sua. E 'stata presentata in articoli retrospettivi sul tema World Trade Center del 9/11 in qualità di rappresentante di tutte le 20.000 vittime di New York fuggite dagli edifici danneggiati.
Nel settembre 2007, il New York Times ha cercato di verificare i dettagli chiave della storia della Head: ella aveva programmato tre interviste, ma in seguito si è rifiutata di parlare con i giornalisti. Il New York Times ha contattato altri membri della rete di supporto, alcuni dei quali senza successo.
L'inchiesta del New York Times ha sollevato dubbi circa la veridicità della storia della Head ed il 27 settembre 2007 il network l'ha rimossa dal ruolo di rappresentante del gruppo.
Uno degli elementi della storia in questione era il suo fidanzamento con un uomo di nome "Dave": la famiglia dell'uomo ha affermato di non aver mai sentito parlare di Tania Head (l'identità dell'uomo è tenuta segreta per proteggere la privacy della sua famiglia). Janice Cilento, un'assistente sociale nel consiglio di amministrazione del network e vicina alla Head, ha detto che nel mese di settembre 2007 che la Head aveva apportato modifiche al suo profilo nelle ultime settimane: ha  sostenuto di aver conseguito una laurea presso la Harvard University ed un'altra in economia presso la Stanford University, ma queste istituzioni non hanno trovato traccia dei suoi corsi di studi.
La Head ha sostenuto di aver lavorato presso Merrill Lynch nel World Trade Cente: Merrill Lynch ha detto che non aveva traccia della sua assunzione.
Secondo Adrian Gatton, produttore del documentario di Channel 4 "The 9/11 Faker", la Head non era nemmeno negli Stati Uniti l'11 settembre 2001: era a Barcellona, Spagna, dove frequentava la scuola commerciale.
In un'inchiesta del 2 ottobre 2007 del quotidiano La Vanguardia di Barcellona si riferisce che aveva frequentato il master di Business Administration alla Business School ESADE di Barcellona appena una settimana dopo gli attacchi dell'11 settembre. I suoi compagni di classe non ricordavano che ella avesse discusso sugli attacchi o sulla perdita di un fidanzato o marito, ed ella non mostrava lesioni recenti; la Head aveva detto ai suoi compagni che l'infortunio al braccio era dovuto ad un incidente d'auto, o in alternativa ad un incidente a cavallo.
La Vanguardia ha riferito che la Head aveva frequentato i corsi in programma fino al giugno 2002, e aveva detto ai compagni di classe che voleva lavorare a New York. La Head in precedenza aveva frequentato l'Università di Barcellona, ed aveva lavorato per un promotore di intrattenimento locale e per Hovisa, una compagnia alberghiera spagnola.
Nel febbraio 2008, una e-mail inviata da un account spagnolo ai membri del World Trade Center Survivors Network affermava che la Head si era suicidata.
Nel libro dal titolo "La donna che non c'era", la storia della Head è stata ricostruita dall'interno del World Trade Center Survivors Network mediante interviste con la Head, prima e dopo l'inganno (la Head ha rifiutato ulteriori interviste dopo la rivelazione della sua identità). Dopo il documentario ed il libro, Tania Head è stata avvistata a New York il 14 settembre 2011, smentendo l'illazione sul suicidio.
Nel luglio 2012 la Head è stata licenziata dal suo ultimo posto all'Inter Partner Assistance, una compagnia di assicurazioni a Barcellona, una volta che i suoi datori di lavoro hanno scoperto della sua truffa a New York: il suo rendimento era stato buono, ma la società aveva paura di perdere la fiducia dei clienti.

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