La cinquantenne era una taccheggiatrice seriale che si riempiva l'elegante borsa di merce rubata nei negozi. In alcuni casi indossava direttamente i capi, sempre dopo aver opportunamente rimosso i dispositivi antitaccheggio con una tronchesina.
Uno shopping allegro, senza passare dalla cassa, che non ha però convinto il titolare di un negozio di un centro commerciale alle porte di Cuneo che l'ha fatta bloccare dalla vigilanza e ha chiamato la polizia.
Si è scoperto così che 'madame tronchesina' aveva già colpito il giorno prima, sempre nello stesso punto vendita, dove i commessi avevano trovato nei camerini diversi dispositivi antitaccheggio manomessi. La casalinga è stata portata in Questura e identificata.
Si è giustificata in lacrime, dicendo che rubava per necessità. Non avendo altri precedenti penali, è stata denunciata a piede libero per il tentato furto e per il furto del giorno prima, quindi rilasciata.
Nel pomeriggio del 17 gennaio è stata nuovamente fermata da una volante della Polizia chiamata questa volta da un commesso di un negozio di articoli sportivi, sempre di Cuneo.
Questa volta nella borsa, oltre alla tronchesina, sono stati rinvenuti diversi capi d'abbigliamento, un paio di caschi e relativi guantoni da pugilato che non si possono certo definire generi di prima necessità. Inoltre, nelle tasche della taccheggiatrice è stato ritrovato un foglietto con una lista della “spesa” che conteneva i medesimi articoli.
Si è fatto, dunque, largo il sospetto che la donna agisse su commissione e non tanto per bisogno. Quindi, è stata nuovamente denunciata per furto aggravato.
Ora gli inquirenti stanno indagando per scoprire se la cinquantenne manolesta abbia già compiuto raid di questo tipo in altri punti vendita della zona.
