Le indagini, nate da una segnalazione delle Poste dopo gli strani movimenti notati sui conti dei clienti, avevano portato la Procura a ritenere che la donna abbia prelevato circa due milioni di euro nell’arco di un paio d’anni, in parte utilizzati a fini personali per giocare nei casinò della vicina Slovenia. Poi, per cercare di ripianare gli ammanchi, avrebbe movimentato il denaro dal conto di un cliente all’altro.




