16 ottobre 2012

Palermo - Moglie di boss latitante impose tangente per far aprire macelleria: 8 anni

La seconda sezione del Tribunale di Palermo ha condannato a otto anni Rosalia Di Trapani, moglie del boss mafioso palermitano Salvatore Lo Piccolo, accusata di estorsione aggravata. Il collegio ha accolto la richiesta dei pm Amelia Luise e Annamaria Picozzi.
Secondo la ricostruzione della Procura, nel 2006, Gioacchino Conigliaro avrebbe voluto aprire una macelleria - "Il mercatone della carne" - in una palazzina di Tommaso Natale, di proprietà dell'imprenditore Pietro Mansueto, già condannato a cinque anni ed otto mesi per la stessa vicenda.
Mansueto, in base alla ricostruzione del pm, avrebbe chiesto a Marcello Trapani, ex legale dei boss Lo Piccolo - e col suo tramite a Rosalia Di Trapani - il permesso di affittare i locali a Conigliaro. La donna, secondo la Procura, sostituendosi al marito in quel momento latitante, avrebbe dato il via libera all'operazione, in cambio, però, del pagamento di una tangente.

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