22 giugno 2012

Trevignano (TV) - Una 30enne intesta le proprie utenze a terzi ignari

Aveva aperto contratti per luce e telefono a nome di una conoscente che frequentava la sua stessa palestra, dove si era impossessata dei suoi dati: la donna, una 30enne residente a Trevignano, dovrà rispondere di falsità in scrittura privata, sostituzione di persona, ricettazione.
Vittima del raggiro è una donna di 31 anni di Crocetta del Montello, che poco tempo fa ha ricevuto da un'agenzia di recupero crediti di Milano l'ingiunzione a pagare due bollette da 280 e 150 euro.
Non avendo mai aperto né usufruito del servizio, la donna si è rivolta ai carabinieri di Treviso, che attraverso le telefonate sono risaliti alla truffatrice.
Nella sua abitazione, sono stati trovati altri tre contatti con operatori telefonici diversi, i cui contratti risultano intestati ad altre tre persone.
In casa di A.M., queste le iniziali della donna denunciata, sono stati trovati sia la carta d’identità, che la patente della ragazza di Crocetta, che un contratto, con Telecom, approntato a suo nome e firmato presumibilmente da A.M.. Si tratta di quei contratti, redatti su appositi moduli scaricabili via internet, che poi si inviano via posta al gestore del servizio: ormai tutti danno la possibilità di perfezionare tali contratti via posta o on-line.
Inoltre sono stati trovati, appunto, altri tre contratti, intestati a tre persone diverse, relativi ad utenze (con gli stessi fornitori: Telecom e Enel) attivate in passato e poi disattivate per morosità. È molto facile che anche tali contratti siano falsi. Nel caso così fosse, c’è anche da scoprire come sia avvenuto il furto d’identità.
In sintesi, A.M. aveva deciso da tempo di evitare di pagare i servizi. La ragazza di Crocetta, invitata in caserma a ritirare i documenti che le erano stati sottratti, incrociando A.M. l’ha anche riconosciuta come una conoscente frequentante in passato la stessa palestra: ha quindi capito, finalmente, dove le erano stati sottratti.
Telecom ed Enel, debitamente interessate, non hanno ancora presentato querela per il reato di truffa. Lo faranno nei prossimi giorni. Per il momento, quindi, A.M. è stata deferita per i reati esposti, procedibili d’ufficio.

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