Riceveva continuamente dei fastidiosissimi squillini sul telefono cellulare, sempre da un numero anonimo naturalmente. A volte quando la riminese trentaduenne rispondeva non c’era nessuno dall’altro capo del filo, altre invece una voce femminile iniziava a urlarle contro improperi piuttosto pesanti sempre relativi alla sua moralità e alle sue presunte condotte di tipo sessuale.
Stanca di questa persecuzione, dietro cui probabilmente si nascondeva una donna gelosa per un uomo in ‘comproprietà’, la riminese è andata a denunciare il fatto alla polizia postale. I poliziotti le hanno consigliato di chiedere al suo gestore telefonico l’override, cioè un servizio che permette di leggere il numero di chi chiama anche se lo fa con un numero ‘coperto’. Trovato il numero galeotto la donna è tornata dalla polizia postale che ha convocato la titolare di quel numero, una donna di 52 anni di Savignano.
Quando la donna è stata convocata negli uffici della polizia, le è squillato il telefonino. Erano i poliziotti che la chiamavano e che così l’hanno incastrata. La donna è stata denunciata per molestie.
