20 aprile 2012

Baranzate (MI) - Zingara vende armi cariche

Un'arma carica in cambio di 700 euro. La pistola, una Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa e dieci proiettili, era ben nascosta all’interno di un pannolino. La custodiva una donna rom di 52 anni, pluripregiudicata, e la doveva consegnare al presidente dell’associazione Sos Racket e Usura, Frediano Manzi.
Quest’ultimo aveva concordato l’appuntamento filmando le fasi del colloquio con la nomade. Il suo obiettivo era quello di documentare il «canale illegale» di armi gestito dai rom. Ma all’incontro in un parco pubblico di Baranzate, nelle vicinanze della Varesina, si sono presentati anche i carabinieri della Tenenza di Bollate. In borghese, senza farsi notare. Hanno atteso il momento giusto, poi hanno bloccato e perquisito la donna. Sotto il giaccone, nel pannolino aveva la pistola perfettamente funzionante, come richiesto da Manzi. Dopo gli accertamenti, è stata arrestata con l’accusa di detenzione illegale di arma.
La donna, che vive nel campo nomadi via Monte Bisbino, tra Baranzate e Milano, era stata contattata da Manzi per la compravendita di un’arma e di documenti falsi. Dopo qualche giorno, l’appuntamento per la consegna della pistola ma non dei documenti. Intanto, Manzi aveva consegnato il filmato ai carabinieri bollatesi e li aveva informati del giorno e del luogo dell’appuntamento. Così è scattato il blitz. I carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione della rom ma non hanno reso noto cos’è stato trovato.
Le indagini continuano per stabilire la provenienza della pistola. La rom arrestata è stata trasferita nel carcere di San Vittore in attesa di giudizio.

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