16 febbraio 2012

Trieste - Commerciante 30enne arrestata per vendita di smart drugs

Una commerciante triestina di 30 anni e' stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Muggia (Trieste) per l'ipotesi di reato di spaccio di cannabinoidi sintetici.
Le smart drugs, vendute con fertilizzanti o profumatori d'ambiente, erano contenute in bustine dai nomi accattivanti (bonzai, blaze e love) e vendute al prezzo di 25-30 euro ciascuna. La centrale di spaccio da cui si rifornivano assuntori provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia e anche dal vicino Veneto era un negozio di fertilizzanti di via Madonnina, nel centro di Trieste.
La commerciante era gia' stata arrestata per lo stesso reato, ma assolta dal tribunale di Trieste perche' all'epoca del primo fermo i cannabinoidi sintetici non erano ancora stati inseriti nella lista delle sostanze stupefacenti stilata dal Ministero della Salute.
'Queste droghe sintetiche sono particolarmente pericolose - ha spiegato il capitano Maurizio Funari, comandante della compagnia dei carabinieri di Muggia - perche' non c'e' ancora casistica specifica degli effetti che provocano. Inoltre la loro facile reperibilita' in un negozio attrae in modo ancora piu' forte i giovani fra cui anche minori i quali pensano che non si tratti di sostanze illegali'.
Sette persone che avevano acquistato le smart drugs nel negozio triestino, sono rimaste gravemente intossicate e ricoverate negli ospedali del capoluogo giuliano. In due occasioni i sanitari sono dovuti ricorrere alla terapia intensiva.
L'indagine dei carabinieri e' scattata ad agosto, a seguito dell'intossicazione di un cittadino albanese che aveva fumato il contenuto di una busta di cannabinoidi. In due successiva perquisizioni, i militari hanno sequestrato 180 bustine di droghe sintetiche per un valore sul mercato di cinque mila euro.
La donna si trova reclusa nel carcere del Coroneo.

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