4 maggio 2012

Ferrara - La truffatrice truffava in trasferta fra Padova e Ferrara

12 gennaio 2012 - Si presentava nelle gioiellerie e dopo avere provato anelli, bracciali e orologi, chiedeva di poterli acquistare con assegni. Come non accettare in pagamento il titolo di credito, compilato sul posto, da una signora matura, dall’aspetto rassicurante che ispirava fiducia? Purtroppo per i commercianti la beffa veniva scoperta solo in banca, quando si vedevano rifiutare l’incasso dell’assegno perché falso.
Tra agosto e settembre dello scorso anno, molte sono state le vittime della truffarice, tra Montegrotto e Abano che sono andate a bussare alla Stazione carabinieri di Montegrotto. I militari dell’Arma, acquisite le denunce, hanno avviato le indagini che hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gloria Magri, 56 anni, ferrarese di origine, ma di fatto senza fissa dimora.
Con la professionalità di un’attrice consumata, il copione si ripeteva in ogni gioielleria presa di mira. Spudorata al punto di fornire anche le sue vere generalità ma confidando sul fatto di non essere rintracciabile, conquistava la fiducia degli esercenti e si allontanava con gioielli del valore di migliaia di euro.
Ad incastrarla, i filmati delle gioiellerie ed il riconoscimento tramite le foto segnaletiche. La signora, infatti, era già nota alle forze dell’ordine e sul suo conto gravavano diversi pregiudizi specifici.
Il gip di Padova Sonia Bello ha accolto la richiesta del pm Benedetto Roberti e, valutati gli indizi di colpevolezza raccolti dai militari, ha firmato l’ordinanza. Gloria Magri deve rispondere di truffa, falsità materiale e falsità in scrittura privata.

4 maggio 2012 - Aveva fatto incetta di oro nelle gioiellerie. L’aveva pagato con assegni a vuoto, intestati a una inconsapevole donna spagnola, della quale aveva carta d’identità e passaporto, e li aveva rivenduti intascandosi i soldi. Questo, secondo l’accusa, il modus agendi di Gloria Magri, ferrarese di 57 anni, denunciata oltre un anno fa dalla squadra mobile di Ferrara per truffa, sostituzione di persona e ricettazione.
Ieri c’è stata la sentenza, che ha visto il giudice Alessandro Rizzieri, accogliere la richiesta del pm onorario Renzo Simionato e condannare la donna (difesa dall’avvocato Massimo Soffritti) in patteggiamento a un anno e otto mesi, oltre a 200 euro di multa.
Nel marzo del 2011 la 57enne era stata vista da una pattuglia della polizia entrare in una gioielleria del centro di Ferrara. Il volto era già conosciuto agli agenti (a suo carico c’erano infatti precedenti per reati contro il patrimonio).
Alla negoziante aveva offerto un collier in oro del valore di circa duemila euro. La polizia è entrata e ha chiesto alla titolare della oreficeria, che si era già insospettita, cosa stesse succedendo. Alla richiesta dei poliziotti Gloria Magri ha esibito i documenti, intestati a una donna spagnola, che risultavano rubati tempo addietro in Spagna.
Dalle indagini della Mobile, coordinata dal comandante Andrea Crucianelli, emerse che grazie a quei documenti la donna aveva aperto un contro alle Poste. Tramite il libretto degli assegni pagava i vari gioielli che poi rivendeva subito dopo in un altro luogo. Gli assegni facevano riferimento a un conto scoperto.

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