Lavorava da tempo presso l’abitazione di un romano sessantanovenne, residente all’Olgiata. Ma da qualche mese ogni volta che andava via lo faceva con le tasche piene, accumulando poco per volta un “gruzzolo” che era arrivato a quota tremila euro, e smantellando piano piano la fiducia di chi le dava lavoro.
E’ stata arrestata all’Olgiata, dai Carabinieri della stazione La Storta, una donna romena di trentuno anni, che prestava servizio presso un romano di sessantanove anni che le aveva accordato piena fiducia lasciandole libero accesso a tutte le stanze di casa. Da qualche tempo però l’uomo, notava strani ammanchi nel denaro contante custodito in casa, ammanchi che avvenivano sempre in prossimità dei turni di servizio della donna.
Insospettito, ha denunciato il fatto ai carabinieri, che con lui hanno organizzato una “trappola” per la donna. Il proprietario di casa avrebbe dovuto fotocopiare delle banconote, lasciando gli originali con casualità in vista su un tavolo, uscendo poi dalla stanza. La colf, ignara, ha preso una parte del denaro, e lo ha nascosto in tasca. Finite le faccende domestiche, ha salutato ed è andata via come se nulla fosse.
Subito fuori dalla villa però, c’erano ad attenderla i carabinieri, che le hanno chiesto di svuotare le tasche. Grazie alle copie, è stato facile riconoscere nelle banconote in possesso della donna quelle rubate.
Nei sei mesi in cui la domestica aveva lavorato nell’abitazione erano stati portati via complessivamente circa tremila euro, tutti in piccole somme trafugate durante le ore di servizio. La cittadina romena è stata arrestata.
