27 ottobre 2011

Lecce - Mezzo chilo di droga in pancia: condannata a 2 anni ed 8 mesi

Ha patteggiato due anni e otto mesi di reclusione col gup Alcide Maritati, Simona Pisani, la 27enne di Brindisi accusata di aver trasportato dal Marocco ovuli di hashish, buona parte dei quali nascosti nell'addome. Il peso complessivo dello stupefacente era di oltre 500 grammi, dal quale avrebbe potuto ricavarne 2.160 dosi.
La scoperta fu fatta in seguito a un tragico incidente stradale, avvenuto il 24 settembre 2010 sulla Lecce-Brindisi, nel quale perse la vita il fidanzato dell'imputata, Marco Semeraro, 29enne, anche lui di Brindisi, operatore dell’emittente Telerama.
Il ragazzo, infatti, non morì sul colpo e al suo arrivo nell'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce fu sottoposto a una Tac dalla quale emersero masse sospette. Dopo il suo decesso, il pm Giuseppe Capoccia, titolare del fascicolo d'inchiesta, dispose l'autopsia per sciogliere i dubbi, supportati anche dal rinvenimento nella vettura di tracce di cocaina. L'esito dell'esame avrebbe rivelato che nell'addome di Marco c’erano ovuli di droga.
Ieri, al termine dell'udienza preliminare, il giudice Maritati ha disposto il rinvio a giudizio del conducente della Lancia Musa, responsabile, per l'accusa, di aver provocato il decesso del giovane salentino. Si tratta di Federico Conti, 32enne residente ad Aqualagna (in provincia di Pesaro Urbino) che il prossimo 2 febbraio dovrà presentarsi, insieme al suo avvocato Ubaldo Macrì, dinanzi al Tribunale monocratico di Campi Salentina.
Dagli accertamenti effettuati dalla Polstrada, la Peugeot 206 rossa, con a bordo la coppia sarebbe finita (per cause sconosciute, forse per un colpo di sonno) contro il guardrail, per poi ribaltarsi e finire al centro della carreggiata sulla superstrada 613, nei pressi dello svincolo per Squinzano. Per l’accusa, Conti sarebbe sopraggiunto a 125 km/h (il limite è di 110) su quel tratto di strada e per “imprudenza, negligenza e inosservanza delle norme sulla circolazione stradale”, avrebbe tamponato l’auto (che probabilmente era a luci spente).
L’urto si sarebbe rivelato fatale per Marco, mentre la Pisani avrebbe riportato un trauma cranico e toracico, senza conseguenze mortali.
La 27enne, solo qualche mese fa (era il 4 aprile scorso) finì nuovamente alla cronaca per un’altra vicenda: il suo nome, insieme a quello di altri 18 ragazzi, finì nella lista degli arrestati per spaccio di stupefacenti. A “incastrarla” furono le telecamere piazzate dalla Guardia di finanza, in piazza del Salento, quartiere Commenda, nel capoluogo messapico.

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