15 settembre 2011

Vallata (AV) - Una 30enne trovata con oppiacei in auto

Le Fiamme Gialle ancora protagoniste nel contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti e psicotrope: nel corso di uno dei numerosi controlli disposti in corrispondenza delle principali arterie della provincia, sequestrati metadone e subutex, un oppiaceo sintetico destinato alla cura della dipendenza da droga.
Ad operare sono stati questa volta gli uomini della Tenenza di Ariano Irpino, agli ordini del sottotenente Domenico Pirrò, che nel corso della notte tra martedì e mercoledì hanno dato attuazione ad un articolato piano di controlli nel territorio di competenza. In tale contesto operativo, nell'ambito di un posto di blocco dislocato in corrispondenza dell'area di servizio Mirabella sud dell'A-16, l'attenzione dei finanzieri è stata ad un certo punto richiamata dall'atteggiamento sospetto di un ragazza a bordo di una vettura che, al momento del transito in corrispondenza del posto di controllo, aveva mostrato inequivocabili segni di nervosismo.
I militari decidevano quindi di dar corso ad un approfondito controllo del mezzo ed, a seguito della perquisizione, rinvenivano alcuni flaconi di metadone tra gli effetti personali della giovane, identificata per tale G.M. (di anni 30), nata a Piombino ma residente a Vallata.
In considerazione del fatto che il prosieguo del controllo, ancora più accurato, permetteva di rinvenire anche alcune compresse di dubbia natura, la ragazza ed il conducente dell'auto venivano condotti presso gli uffici della Tenenza di Ariano Irpino per ulteriori accertamenti. Alla fine dell'attività di servizio, venivano sottoposti a sequestro i tre flaconi di metadone (pari a complessivi 11,5 millilitri di contenuto) e la pasticca rinvenuta, rivelatasi essere una compressa di subutex, un oppiaceo sintetico contenente una sostanza chimica denominata "buprenofina" che, normalmente destinata alla cura della dipendenza da oppiacei, da tempo affianca il metadone nelle terapie di dismissione degli oppiacei.
In considerazione del fatto che la ragazza non era in grado di giustificare in alcun modo la detenzione delle sostanze stupefacenti rinvenute come motivata da finalità terapeutiche, nei suoi confronti non poteva che scattare la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino in relazione alla constatata violazione di quanto previsto dall'articolo 73, quinto comma, del D.P.R. nr. 309/1990.

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