6 marzo 2010

Mantova - Prostituzione: due brasiliane denunciate per favoreggiamento

I clienti aspettavano il loro turno seduti in auto, in strada. Ma quando hanno visto arrivare le prime pattuglie dei carabinieri hanno intuito e se la sono svignata in fretta e furia. E l’appuntamento con il sesso a pagamento è saltato, anzi annullato, per sempre. Sì, perchè poco dopo alla casa squillo di via Ariosto, che ogni giorno riceveva almeno una decina di clienti, i militari hanno messo i sigilli. Nei guai tre donne: due brasiliane, una di 26, l’altra di 33 anni, regolari, e la proprietaria dell’appartamento, una donna di 57 anni residente a Milano.
Per le prime due è scattata la denuncia per favoreggiamento alla prostituzione in concorso, per la proprietaria la denuncia perchè aveva adibito l’appartamento a luogo di prostituzione. E di questo, sono sicuri gli investigatori, non poteva non sapere. Il blitz dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di via Chiassi è avvenuto giovedì a metà mattina dopo un mese di indagini, principalmente portate avanti con lunghi appostamenti. I militari per giorni e giorni hanno potuto verificare l’insolito via vai di clienti in quell’appartamento di Valletta Valsecchi trasformato da almeno un anno in una casa d’appuntamento.
La segnalazione era arrivata da alcuni residenti ormai infastiditi dallo strano movimento. Una delle due ragazze è stata indentificata all’interno della casa-squillo: stava aspettando alcuni clienti. L’a ltra, è stata invece fermata in città mentre faceva alcune commissioni. L’abitazione è stata posta sotto sequestro, così come tutto il materiale rinvenuto al suo interno: riviste pornografiche, profilattici e altro materiale erotico costituito principalmente da oggetti e giocattoli sessuali. Un giro niente male quello messo in piedi dalle due brasiliane e dalla proprietaria dell’abitazione. Dagli appostamenti eseguiti dai carabinieri risulta che i clienti ogni giorno fossero almeno dieci per ogni lucciola.
La tariffa viaggiava tra i 70 e i 100 euro a seconda della prestazione richiesta. Le due ragazze brasiliane sono entrambe nubili, incensurate e regolari. L’identificazione della giovane fermata in città è avvenuta sotto gli occhi di numerosi passanti. Stava rientrando nell’abitazione dopo alcune commissioni, quando i carabinieri le hanno chiesto i documenti. A quel punto è scoppiata in lacrime, temendo per la sorte dell’amica alla quale a quanto risulta sta per scadere il permesso di soggiorno per turismo. La proprietaria dell’appartamento, pur avendo affittato la casa alle due brasiliane, aveva mantenuto l’intestazione di tutte le utenze.

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