28 dicembre 2018

Prato - La presidente coop intascava la metà della retta per i migranti

Tutto è partito da una segnalazione di residenti che hanno visto gli ospiti dei centri di accoglienza rufolare tra l’immondizia e accendere fuochi per scaldarsi.
E l’indagine della Digos di Prato e Squadra Mobile, terminata il 24 dicembre e diretta dalla procura di Prato, ha portato agli arresti domiciliari Loretta Giuntoli, presidente di Consorzio Astir che gestisce tre cooperative: AstirForma; Verde Mela; Cooperativa Humanitas. Il reato addebitato sarebbe frode nelle pubbliche forniture. La presidentessa è stata accusata anche di minacce verso due dipendenti che volevano denunciare la frode.
Dalle indagini sarebbe emerso che i 35 euro che la Prefettura destinava agli otto Cas (due a Poggio a Caiano, tre a Carmignano e tre a Prato) venivano utilizzati meno della metà e di fatto c’erano carenze nella gestione: anziché tre pasti al giorno solo un pasto a migrante; nessuna pulizia igienica dei locali; nessun riscaldamento.
Ancora non è stato quantificato quanto è stato sottratto rispetto ai 35 euro del contratto stipulato con la Prefettura: in un caso è stato accertato dagli inquirenti essere la metà.

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