15 marzo 2018

Rubiera (RE) - In profumeria, la cliente deruba la titolare

Erano da poco passate le 19, martedì, quando le luci del negozio “Le mani delle fate”, di fronte al municipio in pieno centro a Rubiera, stavano per spegnersi e le serrande erano pronte ad abbassarsi. Proprio in quel momento, però, è entrata nel negozio una signora decisa ad acquistare un profumo da regalare a sua figlia. Ad accogliere la potenziale cliente è stata la titolare che, giustamente, ha tardato l’orario di chiusura, riaccendendo le luci del negozio e appoggiando la propria borsetta vicino la cassa.
«La signora ha fatto incartare una confezione regalo – racconta E. M., figlia della titolare e dipendente del negozio – e, probabilmente, mentre mia madre stava incartando il pacco, si è avvicinata alla sua borsa con la scusa di voler sentire degli altri profumi».
In quel momento, con il pacco regalo già pronto, la cliente, avrebbe messo in atto il furto con destrezza del portafoglio della commerciante.
«Ha detto che era indecisa fra due profumi e che voleva sentire anche il parere di suo marito che stava facendo un aperitivo in un locale vicino al negozio. In quel momento si è allontanata dicendo che sarebbe tornata in pochissimo tempo», dichiara ancora la figlia della commerciante.
Dopo una mezz’ora circa la titolare, resasi conto che la potenziale cliente non sarebbe tornata più in negozio, ha deciso di spegnere definitivamente le luci e abbassare le serrande. Arrivata a casa, però, la commerciante si è resa conto di esser stata a tutti gli effetti vittima di un furto. Infatti nella sua borsa mancava il portafoglio che conteneva 460 euro in contanti più le diverse carte di credito e bancomat.
Quando la titolare, disperata, si è resa conto di aver subito il furto, ha provveduto a bloccare tutte le carte di credito e bancomat. Troppo tardi, però, perché proprio da uno sportello bancomat della banca San Geminiano e San Prospero di Rubiera, in una fascia oraria tra le 19.30 e le 20, la ladra ha prelevato, con un’abilità unica, anche il massimo giornaliero consentito, ovvero 1.500 euro.
«Era una signora con un’età compresa tra i 40 e i 45 anni. Indossava un cappotto marrone e aveva dei capelli rosso-castano. Sembrava anche benestante e di certo era di nazionalità italiana», afferma E. M..

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