11 gennaio 2018

Torino - Consigliera comunale non paga affitto e usa auto blu per scopi personali

«Ma sul serio sei morosa? Non paghi l’affitto da tempo?». Il post compare in serata sul profilo Facebook della consigliera comunale Deborah Montalbano, eletta nel Movimento 5 Stelle, e ora al centro di una polemica innescata da un articolo pubblicato sul sito web della testata lospiffero.com.
Presidente della commissione comunale sulle politiche sociali e membro della commissione per l’emergenza abitativa, la consigliera sarebbe morosa con l’Atc, Agenzia territoriale per la casa: assegnataria di una casa popolare, deve all’ente quasi 9mila euro di arretrati.
La Montalbano, disoccupata e con una figlia, non verserebbe i canoni dal 2009 e non avrebbe saldato le rate del piano di rientro pattuito con l’ente neppure dopo essere entrata in consiglio comunale.
La Montalbano, disoccupata e con una figlia, prima di essere eletta se la cavava come riusciva, con lavori saltuari.

Inciampa di nuovo sui suoi spostamenti privati da casa a Palazzo Civico e viceversa, la dura e pura del M5S torinese, Deborah Montalbano. Dopo l’accusa, mossa dagli stessi colleghi Cinque Stelle e svelata sulle pagine del Corriere Torino, di essersi fatta rimborsare 250 euro per le sue corse in taxi, la dissidente della maggioranza di Chiara Appendino incappa in un altro scandalo: ha usato l’auto blu del Comune per andare a prendere la figlia a scuola e poi tornare in ufficio, in tempo per partecipare ad una riunione.
L’episodio è testimoniato da una relazione dell’autista che ha accompagnato la consigliera comunale nel suo viaggio. Insospettito dal viaggio, visibilmente di natura non istituzionale, il conducente ha messo nero su bianco li servizio che ha svolto quel giorno e su autorizzazione di chi: «Il giorno 7/11/2017, a seguito della disposizione del coordinatore, trasportavo la consigliera Montalbano in via…». E poi: «All’arrivo — continua l’autista nella sua relazione — mi disse di attenderla, passati dieci minuti tornava con una bambina, facendola salire sull’auto mi chiedeva di fare ritorno a Palazzo Civico, perché aveva impegni istituzionali. Il servizio si concludeva alle ore 16.45».


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