8 novembre 2017

Roma - Due donne vendono su Fb viaggi fantasma

Avevano creato un gruppo su Facebook dove proponevano pacchetti vacanze nelle più affascinanti località del Mar Rosso che vendevano a prezzi assolutamente concorrenziali: poco più di 800 euro. Tuttavia una volta intascata la caparra, generalmente corrispondente al 25% del costo proposto, inviavano dei voucher posticci per poi sparire nel nulla davanti alle rimostranze dei clienti che chiedevano indietro i soldi.
Con l’accusa di concorso in truffa i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza (RE) hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una 34enne e una 66enne della provincia di Roma.
Ora la pagina Facebook del gruppo truffaldino è stata chiusa, ma ciò non ha impedito ai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza di risalire alle due truffatrici, ora finite nei guai.
Secondo le indagini dei carabinieri, avviate a seguito della denuncia presentata da una 50enne reggiana, la 34enne curava le trattative sino ad ottenere le caparre che poi finivano nella postepay della complice 66enne, senza ovviamente terminare l’affare, trattandosi a tutti gli effetti di un pacchetto vacanze fantasma, in quanto del tutto inesistente.
La vittima lo scorso mese di giugno aveva prenotato e pagato una cauzione di 246 euro per un pacchetto comprensivo di volo e hotel per Sharm El-Sheikh (Egitto) per due persone, in programma alla fine del mese di settembre. Le trattative correvano sia telefonicamente che via messaggio tramite whatsapp o via mail, e una volta convintasi sulla bontà del viaggio la vittima ha versato tramite bonifico la caparra, ricevendo via mail copia della ricevuta di pagamento e due voucher.
L’analisi del voucher ha insospettito la 50enne reggiana che, dopo aver verificato discrasie sull’operatività del volo proposto, e constatato che sul gruppo facebook c'erano altri clienti che lamentavano di aver subito una truffa, ha cercato invano di tornare in possesso della caparra, che però non gli è stata restituita.
Realizzato di essere stata truffata si è rivolta ai carabinieri, denunciando il raggiro. Dopo una serie di riscontri, i carabinieri hanno concentrato le attenzioni investigative sulle due indagate, nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di concorso in truffa.

vota su Diggita share su Facebook Twitter vota su OKNotizie