3 novembre 2017

Egitto - Due donne mandarono a morire Giulio Regeni

Giulio Regeni fu mandato allo sbaraglio in Egitto dalla sua professoressa.
La sua era una ricerca pericolosa. E lui, pochi mesi prima della sua sparizione e della sua morte, se n’era accorto.
Espresse i suoi timori alla sua professoressa, Maha Rahman, ma la docente lo obbligò cinicamente ad andare avanti, facendo addirittura dell’ironia sui suoi timori.
La gravissime responsabilità dell’ateneo inglese nel tragico destino del giovane ricercatore italiano emergono dalla richiesta di rogatoria - da parte della Procura di Roma alle autorità britanniche - per l’interrogatorio della professoressa di Regeni.
La Rahman – ricordano gli autori dell’articolo, non ha mai voluto rispondere ai quesiti considerati cruciali agli inquirenti italiani.








Emerge un particolare a dir poco curioso: la tutor che seguiva Regeni in Egitto, Rabab el Mahdi dell’American University, aveva un profilo più simile a quello di una attivista che non a quello di un’accademica.









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