22 settembre 2017

San Polo d'E. (RE) - La badante dei genitori gli svuota il conto

Oltre ad assistere gli anziani genitori di un impiegato reggiano, gli ha ripulito il conto corrente con la carta di credito che ha rubato nella casa della vittima proprio mentre svolgeva le attività di assistenza domiciliare.
In questa maniera una apparentemente irreprensibile e insospettabile operatrice socio-assistenziale reggiana, con referenze di assoluto riguardo circa la sua onestà, si è invece rivelata una ladra in carriera che nel giro di cinque mesi ha effettuato nei bancomat di vari istituti bancari una quarantina di prelievi di contante dal conto dell’impiegato.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, che hanno condotto le indagini, la 57enne reggiana, durante l’attività di assistenza domiciliare, è riuscita ad introdursi nella stanza del figlio dei due anziani che assisteva, impossessandosi della carta di credito e dei codici necessari per effettuare prelievi. Quindi, da aprile a settembre, recandosi negli sportelli di alcune banche della provincia ha effettuato 36 prelievi per complessivi 10mila euro.
Dal canto suo la vittima, una volta informata dalla banca dei prelievi, nell’accertare l’effettiva mancanza della sua carta di credito - sottrattagli in circostanze del tutto inspiegabili, dal momento che non aveva subito alcun furto in casa -, si rivolgeva ai carabinieri di San Polo d’Enza formalizzando la denuncia a carico di ignoti.
I carabinieri, ricevuta la denuncia, hanno avviato le indagini: hanno chiesto agli istituti bancari dove erano stati effettuati i prelievi i filmati delle relative operazioni. L’analisi delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza conducevano poi i carabinieri di San Polo all’odierna indagata, in disponibilità della quale i militari trovavano e sequestravano la carta di credito dell’impiegato derubato.
Per questo la 57enne è stata denunciata in stato di libertà, con l'accusa di furto aggravato e continuato e indebito utilizzo di carta di credito, dai carabinieri della stazione di San Polo che hanno inoltrato la querela alla procura della Repubblica del tribunale di Reggio Emilia.

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