La squadra mobile sezione reati contro il patrimonio ha denunciato in stato di libertà, per i reati di tentata truffa e falso materiale una 35enne residente a S. Marco. La donna, separata dal marito, ha in affido i due figli nati dal loro matrimonio; gli accordi tra le parti, omologati dal Tribunale civile, prevedevano, come sovente succede, il versamento da parte del padre di un assegno mensile di mantenimento per la moglie ed i figli minori, nonché accordi tra i due separati per decidere se e come affrontare le spese straordinarie.
Stando alla querela sporta dal marito e depositata in questura, la ex moglie non ha mai chiesto il suo consenso per affrontare le spese straordinarie per i figlioli, decidendo in piena autonomia e presentando il conto al marito che, di fronte al fatto compiuto, ha sempre pagato il corrispettivo senza fiatare.
Ad un certo punto però l’uomo, un libero professionista con discrete possibilità economiche, stanco comunque di sborsare quattrini senza mai essere interpellato, ha voluto vederci chiaro. Analizzando alcune ricevute che la donna periodicamente gli inviava per ottenerne il saldo, si è accorto di alcune alterazioni: cancellature e modifiche “al rialzo” degli importi, che la donna gli inviava scannerizzate al computer per meglio mascherare il ritocco degli importi a suo vantaggio.
L’uomo ha riversato i suoi sospetti in una denuncia/querela e per gli investigatori della squadra mobile non c’è voluto molto per scoprire l’arcano: hanno effettuato controlli nei negozi e presso il centro sportivo dove risultava che la donna aveva effettuato spese a vantaggio dei figli, comparando le copie delle fatture giacenti con quelle inviate all’ex marito ed appurando che le somme erano state alterate con una certa sofisticazione dalla donna, che riusciva così a far pagare l’intero importo delle spese straordinarie all’ ex coniuge, cui invece spettava pagarne solo la metà.
Al termine degli accertamenti la donna è stata denunciata dalla squadra mobile per truffa e falso materiale.




