Ad accorgersene sono stati gli uomini della squadra di polizia giudiziaria della sezione di polizia stradale di Alessandria, nel corso del monitoraggio di una delle tante sessioni d'esame alla motorizzazione civile di Alessandria.
Gli agenti stavano, infatti, provvedendo all'identificazione di tutti gli esaminandi all'uscita della sessione, quando hanno notato delle incongruenze nei confronti di una donna la cui identità non sembrava corrispondere a quella del documento presentato.
Si trattava di S.B., cittadina di origine albanese di 38anni residente a Casale, che aveva sostenuto i quiz a nome della sorella S.F., di un anno più giovane. La donna aveva esibito ai funzionari della motorizzazione i documenti originali della sorella per poter dare l'esame al suo posto, visto che la più giovane aveva già fallito per tre volte consecutive.
Quando anche durante il controllo del personale della sezione polstrada, la 38enne ha continuato a fingere sulla propria identità, esibendo i documenti della sorella, gli agenti hanno provveduto ad arrestarla in flagranza di reato. A confermare l'arresto è stata l'udienza per direttissima di ieri, venerdì 27 luglio, in cui la donna è stata condannata ad un anno di reclusione.
