10 maggio 2012

Pozzallo (RG) - Che fortuna essere donne! i domiciliari sono uno spasso!

4 ottobre 2011 - La pozzallese Alessandra Fumia, 20 anni, era stata fermata il 12 ottobre del 2010 dai carabinieri in Piazza Matteotti a Modica.
La giovane - come ha spiegato Sebastiano Furnò, sottufficiale dei carabinieri che si occupò della vicenda - subito dopo essere stata fermata, fu accompagnata presso la sede della Compagnia dei Militari e sottoposta a perquisizione personale con l’ausilio di una vigilessa. All’interno del reggiseno fu rinvenuto un biglietto dov’erano riportati numeri e sigle, che per gli inquirenti rappresentavano contatti e soldi frutto dalla cessione di sostanza vietata.
Il 19 novembre successivo, l’interessata fu arrestata sempre dai carabinieri insieme con un’amica palermitana. In questa occasione, per sfuggire all’arresto, le due avevano cercato di nascondere la droga nel reggiseno mentre una parte l’avevano, addirittura, gettata sul tappetino posteriore dell’auto dei militari dell’Arma.
Ci fu il processo per direttissima e la condannata a un anno e quattro mesi di reclusione e ottomila euro di multa, con l’abbreviato, mentre l’amica fu condannata ad un anno.

17 gennaio 2012 - Quattro anni e due mesi di reclusione e diciottomila euro di multa. E’questa la condanna emessa ieri pomeriggio dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, a carico della pozzallese Alessandra Fumia, 21 anni, in atto agli arresti domiciliari, accusata di spaccio di sostanze stupefacenti.
Era stata fermata il dodici ottobre del 2010 dai carabinieri in Piazza Matteotti a Modica insieme al tunisino Billel Jallabi, anche lui allo stato detenuto. La giovane, che era difesa dall’avvocato Raffaele Pediliggieri, era stata fermata ed accompagnata presso la sede della Compagnia dei Militari e sottoposta a perquisizione personale con l’ausilio di una vigilessa. All’interno del reggiseno fu rinvenuto un biglietto dov’erano riportati numeri e sigle, che per gli inquirenti rappresentavano contatti e soldi frutto dalla cessione di sostanza vietata.
Il diciannove novembre successivo, l’interessata fu arrestata sempre dai carabinieri insieme con un’amica palermitana a Modica. In questa occasione, per sfuggire all’arresto, le due avevano cercato di nascondere la droga nel reggiseno mentre una parte l’avevano, addirittura, gettata sul tappetino posteriore dell’auto dei militari dell’Arma.
Ci fu il processo per direttissima e la condannata a un anno e quattro mesi di reclusione e ottomila euro di multa, con l’abbreviato, mentre l’amica fu condannata ad un anno. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, ieri era stata molto severa nella sua richiesta di condanna che era stata di sei anni e sei mesi di reclusione e trentamila euro di multa. Sulla ragazza, nel corso del dibattimento, era stata eseguita una perizia psichiatrica ma il consulente tecnico d’ufficio aveva concluso che era in grado di intendere e di volere considerato che era stato ipotizzato uno stato di depressione.

10 maggio 2012 - Per F. A., 20enne pregiudicata originaria di Pozzallo, ieri sera si sono aperte nuovamente le porte del carcere di Ragusa.
I Carabinieri della Compagnia di Modica l’hanno, infatti, tratta in arresto in esecuzione di una ordinanza di revoca degli arresti domiciliari con contestuale ordine di custodia cautelare in carcere emessa nei giorni scorsi dal Tribunale di Modica.
a seguito delle segnalazioni inoltrate all’A.G. dai Carabinieri della Stazione di Pozzallo relative alla violazione delle prescrizioni connesse agli arresti domiciliari cui era stata sottoposta il 22 dicembre 2011 a seguito del suo arresto operato alla fine del 2010 (18.11.2010) dai Carabinieri della Compagnia di Modica che la sorpresero sul pullman di ritorno da Palermo in possesso di 10 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina. In quella circostanza venne arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente alla stessa stregua della sua compagna di viaggio palermitana.
Nei giorni scorsi era stato sottoposta a controlli da parte dei Carabinieri di Pozzallo che l’hanno sorpresa mentre era intenta a comunicare con persone estranee al suo nucleo familiare, peraltro censurate, in dispregio agli obblighi impostigli al momento della sottoposizione agli arresti domiciliari. In almeno una occasione la ragazza si sarebbe poi allontanata arbitrariamente dalla sua abitazione, integrando il reato di evasione.
Le condotte delittuose della ragazza sono state prontamente segnalate all’Autorità giudiziaria che, in accoglimento della richiesta dei militari e non ritenendo gli arresti domiciliari idonei ad assicurare le esigenze cautelari emerse sul suo conto, ha disposto la sua immediata carcerazione in un istituto penitenziario.
Dopo le operazioni di foto segnalamento eseguite presso la caserma modicana di via Resistenza Partigiana la ragazza è stata incarcerata presso la casa circondariale di Ragusa.

vota su Diggita share su Facebook Twitter vota su OKNotizie