Con una sentenza del 20 luglio 2011, il Tribunale di Milano ha condannato una motociclista milanese che aveva investito un'altra donna che stava attraversando la strada senza servirsi del passaggio pedonale.
L'investimento era avvenuto nel centro abitato in pieno giorno, quindi in buone condizioni di visibilità. Gli eredi della donna, nel frattempo deceduta per cause estranee all'incidente, erano ricorsi alla magistratura per ottenere il risarcimento dei danni subiti dalla congiunta.
L'altra donna, che procedeva in sella a un motociclo, si era opposta al risarcimento sostenendo che la controparte aveva improvvisamente e repentinamente invaso la carreggiata senza darle il tempo di frenare. Tuttavia, il magistrato ha respinto le sue motivazioni ritenendola responsabile per ben il 90% del sinistro.




